Stazione Termini

Roma

Fine lavori 2001
Committente Grandi Stazioni S.p.A.
Progettazione Arch.M.Tamino
Imprese esecutrici in ATI: DICOS - CCC - CIAB - CMB

Interventi di recupero e adeguamento funzionale della Stazione di Roma Termini.

Per ovviare allo scadimento e alla disfunzionalità presente nelle maggiori strutture ferroviarie italiane, nel 1997 la società Grandi Stazioni del Gruppo Ferrovie dello Stato ha costituito un laboratorio di ricerca e progettazione per il recupero del patrimonio ferroviario in Italia, guidato dall’Arch. Marco Tamino. La Stazione Termini di Roma rappresenta il progetto pilota del Programma Grandi Stazioni avviato per l’individuazione di un gestore unico dei complessi immobiliari delle stazioni. La scelta della stazione Termini quale punto di partenza per l’intero processo di riqualificazione delle 13 principali stazioni italiane è stata effettuata in considerazione del suo indubbio valore simbolico, rappresentativo dell’immagine esterna di FS. La storia della riqualificazione della Stazione più grande del nostro paese rappresen- ta emblematicamente la storia della trasformazione delle Ferrovie dello Stato. Il primo cantiere viene ufficialmente aperto il 3 Giugno 1998, in un’area molto estesa, l’Edificio E, comprende il corpo centrale della stazione affacciato su piazza dei Cinquecento e sulla Galleria Centrale. I lavori hanno richiesto investimenti per 228 miliardi di lire circa. Gli interventi, realizzati in fasi successive, hanno interessato la quasi totalità delle aree di Stazione (circa 20.000 mq). Ben 70 imprese hanno operato simultaneamente e per la loro individuazione sono state svolte 11 procedure di gara al fine di qualificare quelle che tecnicamente ed economicamente potessero garantire una corretta esecuzione dei lavori anche in presenza di tutte le difficoltà operative. Mediamente, ogni giorno, i cantieri di Termini impegnavano circa 600 persone, per un totale do oltre 1.100.000 ore lavorate in 18 mesi di lavoro.